ANSIA
Si può però distinguere tra un livello di ansia fisiologico e uno patologico, anche se non ci sono criteri per stabilire quando l'ansia supera la normalità, ed è solo la sensibilità individuale a determinare il livello di tolleranza.
Il grado ottimale di tensione ansiosa, quello che migliora le nostre prestazioni, varia infatti da persona a persona, per cui ci sono individui in un certo senso più protetti nei confronti dello stress e altri che invece, nelle stesse circostanze manifestano una nevrosi ansiosa.
Quando si supera la propria soglia, infatti, l'ansia diviene una reazione inadeguata rispetto alla realtà, una tensione apprensiva, un'attesa nervosa, una sensazione spiacevole di un pericolo imminente. Si ha la sensazione costante che stia per succedere qualcosa di negativo, anche se non si sa identificare un vero pericolo.
l'insicurezza e ]'impotenza comportano la comparsa di manifestazioni psicologiche ed organiche diverse negli individui: palpitazioni, tremori, sudorazione, senso di soffocamento, nodo alla gola, disturbi digestivi e intestinali, cefalea, frequente bisogno di urinare minore capacità di concentrazione, apprendimento e memoria, balbuzie, disturbi del sonno ecc.
Nella vita di tutti i giorni possono presentarsi un'infinità di occasioni di ansia: l'atte sa di una persona o di una telefonata importante, l'acquisto di qualcosa di diverso dal solito, l'inizio di un nuovo lavoro, parlare in pubblico, andare in vacanza in un posto che non si conosce, cambiare casa, tutte novità che, anche se positive, rappresentano un'incognita e possono quindi essere per taluni fonte dì ansia.
Quando essa si mostra in situazioni non appropriate, si verifica spesso o è talmente intensa e di lunga durata da interferire con le normali attività di un individuo viene considerata una patologia. Le cause non sono del tutto note e l'ereditarietà è sicuramente un fattore importante; può insorgere a qualsiasi età e le donne tendono ad esserne maggiormente interessate.
Anche sostanze come alcol, caffeina (caffè, tè, guaranà, bibite tipo cola),
cocaina, efedrina (utilizzata come decongestionante nasale) e teofillina (usata
per trattare l'asma) possono in alcune
persone indurre uno stato ansioso.
La fitoterapia e gli integratori alimentari aiutano a trattare lo stato ansioso, ci sono piante medicinali che riducono lo stato di tensione nervosa, riequilibrano l'emotività e il tono dell'umore come ad esempio: Valeriana, Passiflora, Melissa, Escolzia, Lavanda ( olio essenziale), Luppolo, Tiglio, Griffonia e Iperico.
Anche piante ad attivitàtonico-adattogena, come Withania, Eleuterococco, Rohodiola e Alga Klamath, possono rappresentare una strategia di successo, per le loro capacità di intervenire sulla reazione di adattamento dell'organismo, potenziandola. Innalzano cioè la soglia di tollerabilità dell'organismo, che disporrà quindi di maggiori risorse per fronteggiare situazioni di stress. Può essere anche utile l'integrazione di vitamine del gruppo B e Magnesio.